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Attualità mercoledì 29 aprile 2020 ore 16:56

Servizi educativi e sociali, come farli ripartire

In vista della Fase 2, ecco le proposte emerse in videoconferenza tra Amministrazione, dirigenti scolastiche, cooperative, associazioni e sindacati



FIGLINE INCISA — Si è tenuto ieri pomeriggio, in videoconferenza, un incontro sui servizi educativi e sociali da far ripartire sul territorio di Figline e Incisa Valdarno, in vista della cosiddetta Fase 2.

Alll’incontro erano presenti la sindaca Giulia Mugnai, l’assessore all’Istruzione, Francesca Farini, l’assessore alle Politiche sociali, Simone Cellai, il responsabile Comunicazione e Marketing territoriale del Comune, Samuele Venturi, le dirigenti scolastiche Barbara Bucciolini (Istituto comprensivo Figline) e Silvia Svanera (Istituto Comprensivo Incisa-Rignano), insieme alle referenti delle cooperative e delle associazioni che curano i servizi educativi comunali, che sono Lucia Falcioni (cooperativa Koiné), Monica Bonini (cooperativa L'Inchiostro), Alessia Spedicato Barboni (Conkarma), Orietta Gagliardi (coordinatrice asilo nido Trenino), e i rappresentanti sindacali Emanuele Rossi (FLC CGIL Firenze), Claudio Gaudio (CISL) e Cristiano Di Donna (UIL).

Nel corso del pomeriggio è emersa la necessità di rispondere alle esigenze dei genitori, che presto torneranno a lavoro, e ai bisogni socio-educativi di bambini e ragazzi, ma anche di rispettare il distanziamento sociale e di riorganizzare quindi le attività senza rischi per la salute e la sicurezza di utenti ed educatori.

La proposta dell’Amministrazione comunale è quella di usare spazi esterni scolastici e comunali per le attività e, contemporaneamente, ottenere dal Governo linee guida chiare e valide a livello nazionale sul tema dei servizi educativi, attraverso Anci.

Dello stesso avviso anche i sindacati, concordi nella necessità di stabilire regole chiare per garantire la sicurezza di lavoratori e bambini. Quanto all’organizzazione delle attività, gli educatori pensano a lavori di gruppo su turni (basati su piccoli gruppi, che incontreranno sempre lo stesso operatore) sfruttando più luoghi del territorio, in modo di limitare gli spostamenti dei singoli. Nel frattempo, le scuole continueranno a sfruttare la didattica online, avvalendosi del supporto del Comune (per la fornitura di strumentazione e di letture animate online, accessibili tramite il canale Youtube comunale) e delle insegnanti che, in accordo con le famiglie, continuano a preparare le loro video-lezioni e inviarle ai bambini anche tramite gruppi WhatsApp.

“Ieri abbiamo voluto incontrare, in video-conferenza, tutte le realtà del territorio che si occupano di scuola e di educazione – ha detto la sindaca Mugnai -. Ci siamo confrontati sulle risposte da dare, al nostro territorio, in termini di servizi di sostegno alle famiglie che, a brevissimo, torneranno a lavoro, guardando anche alla necessità di socializzazione di bambini e ragazzi. Con loro, e insieme al gruppo di lavoro comunale istituito nei giorni scorsi, ci siamo attivati per strutturare modalità organizzative dei servizi educativi diverse da quelle tradizionali, puntando sulle attività all’aperto. La nostra idea è quella di avvalerci non solo di spazi scolastici ma anche comunali, con particolare attenzione per quelli che si trovano nelle frazioni. Per andare avanti in questa progettazione, però, serve il supporto del Governo, al quale chiediamo di fornire a noi e a tutti i Comuni italiani delle linee guida nazionali, in modo da poter coniugare le esigenze di socialità dei bambini e le necessità dei loro genitori con la sicurezza delle attività e dei luoghi in cui si andranno a svolgere e, soprattutto, con la tutela della salute, che in questo momento è prioritaria”.


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